Quick-Step Floors, Kittel lascia per non condividere lo scettro: “Non avrebbero potuto garantirci lo stesso trattamento con Gaviria”

Marcel Kittel ritroverà la tranquillità il prossimo anno alla Katusha – Alpecin. Minacciato dalla crescita di Fernando Gaviria, il tedesco ha deciso di lasciare la Quick-Step Floors, non proprio sbattendo la porta, ma comunque con fermezza. Il dominatore delle volate dell’ultimo Tour de France ha più volte mostrato la sua insofferenza nel dover convivere in squadra con corridori del suo stesso status, non avvertendo la piena fiducia della squadra. Lamentandosi sostanzialmente anche dell’impossibilità di avere la squadra migliore al suo fianco e servizio.

Quest’anno è andata abbastanza bene, con il colombiano mandato al Giro d’Italia, ma il grande successo del 23enne di La Ceja sulle strade italiane ha iniziato a far cambiare i rapporti in squadra. Vincitore di quattro tappe e la maglia a punti, Gaviria è uscito dalla Corsa Rosa con un nuovo status in gruppo, lanciandolo dunque verso nuove prospettive, considerando anche la ben più giovane età. Corridore inoltre più completo del tedesco, con la possibilità anche di giocarsi il successo in alcune classiche, inevitabilmente è sembrato crescere nei favori di Patrick Lefevere. Il team manager belga non ha dunque aspettato molto per fargli firmare un nuovo contratto, con il tedesco che invece non ha trovato le garanzie che cercava.

Questioni di budget, indubbiamente, così come di ego. “Un velocista ha bisogno di sentirsi importante per poter correre con fiducia – ha commentato ad AS in proposito – Vedere di poter fare affidamento su alcuni compagni per il tuo treno ti facilita le cose […] Non penso avrebbero potuto garantirci lo stesso trattamento con Gaviria“. Entrambi quest’anno hanno avuto al loro fianco uomini di fiducia, anche se chiaramente questo ha significato non poter dare a nessuno dei due il pieno potenziale per esprimersi, sostanzialmente dividendo quello che altrimenti sarebbe potuto essere un treno ancor più efficace rispetto a quello avuto a disposizione. Uomini come Fabio Sabatini, Max Richeze, Davide Martinelli, Iljo Keisse, Jack Bauer, Matteo Trentin e Julien Vermote si son dovuti dividere, ma potendoli schierare al servizio di un uomo solo…

A lungo in bilico, Kittel ha aspettato di capire anche come si sarebbe mosso il mercato intorno a sé, fino a scegliere per la compagine russa, dalla quale sarebbe partito Alexander Kristoff, di cui avrebbe ereditato parte del treno. Tra cui una locomotiva di eccezione che il possente biondo ben conosce: Tony Martin. Una presenza fondamentale, con la quale ha già condiviso due stagioni importanti, seppur non sempre di successo. “Sono davvero contento di potermi riunire di nuovo con il mio amico e connazionale Tony Martin – ammette – Per me è stata una componente essenziale per firmare”.

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